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MONTE AMIATA: I MISTERI DELLA FORESTA DI FAGGI

Questa mattina, alle prime luci dell’alba, ci siamo diretti verso il Monte Amiata con Mana. Il viaggio è stato magico fin dall’inizio. Attraversando la fitta foresta, l’atmosfera era pervasa di mistero e serenità, con la natura che sembrava ancora addormentata. Gli alberi, imponenti e maestosi, formavano un tunnel naturale che sembrava guidarci verso la nostra meta. Lungo il percorso, abbiamo avuto la fortuna di incrociare una elegante cerbiatta e un cinghiale con i suoi piccoli, uno spettacolo raro e toccante che ricorda la bellezza selvaggia di questa regione.

Dopo questo incantevole attraversamento, abbiamo raggiunto la cima del Monte Amiata giusto prima dell’alba. A un’altitudine di 1.734 metri, l’aria era fresca e rinvigorente. Ho dispiegato il mio drone per catturare alcune riprese aeree, slalomando tra le numerose antenne che punteggiano la cima. Il silenzio che regnava lassù era quasi irreale; non abbiamo incontrato nessuno. È stata un’esperienza incredibilmente rilassante.

La cima del Monte Amiata non offre una vista panoramica a 360 gradi, poiché gli alberi circostanti mascherano in parte il paesaggio. Tuttavia, questa leggera ostruzione non toglie nulla alla magia del luogo. I raggi del sole nascente penetravano dolcemente attraverso il fogliame, creando spettacolari giochi di luce e un’atmosfera quasi mistica. Sono in questi momenti che si percepisce appieno la tranquillità e la maestosità della montagna, lontano dal tumulto della civiltà.

● Origine Volcanica: Il Monte Amiata è un antico vulcano, estinto da circa 180.000 anni.
● Record: La foresta di faggi del Monte Amiata è la più grande d’Europa.
● Riserva di Castagne: Storicamente, le foreste di castagni del Monte Amiata sono state una fonte essenziale di cibo per gli abitanti locali, specialmente durante i periodi di carestia.
● Miniera di Mercurio: Alla base del Monte Amiata si trova la città di Abbadia San Salvatore, che ospitava una delle più grandi miniere di mercurio d’Europa, attiva fino al 1972.
● Sito Sacro: Il Monte Amiata è stato un sito sacro sin dall’epoca etrusca. Sono state scoperte tracce di culti e santuari antichi dedicati a divinità locali.
● Poco Conosciuto dai Turisti: Sebbene la Toscana sia una meta turistica molto ricercata, il Monte Amiata rimane relativamente poco visitato rispetto ad altre attrazioni regionali, offrendo un’esperienza più tranquilla e autentica.

Il Monte Amiata si estende sia sulla provincia di Grosseto che su quella di Siena, coprendo una vasta area che include i seguenti comuni: Abbadia San Salvatore (SI), Piancastagnaio (SI), Santa Fiora (GR), Arcidosso (GR), Castel del Piano (GR), Seggiano (GR) e Castell’Azzara (GR).

Origine e Geografia

Antico vulcano, il Monte Amiata è estinto da circa 180.000 anni. È la cima più alta degli Appennini toscani e un luogo ricco di storia e leggende. La montagna è nota per le sue lussureggianti foreste di faggi e castagni, che offrono un habitat ricco per una varietà di specie animali, tra cui cervi, cinghiali e numerosi uccelli. La settimana scorsa, siamo andati al luogo di riprese del film “Gladiator”, dove si ergeva maestosamente nel paesaggio dall’alto dei suoi 1.734 metri.

La cima del Monte Amiata è costellata di numerose antenne e tralicci, ma nonostante ciò conserva un fascino unico. Ospita anche un santuario dedicato alla Vergine Maria, conosciuto come Madonna degli Scouts, dove i pellegrini e i loro amici a quattro zampe vengono a cercare pace e conforto.

Madonna degli Scouts

Croce del Monte Amiata

La croce del Monte Amiata, alta 22 metri, è stata costruita tra il 1900 e il 1910 su iniziativa di Papa Leone XIII per celebrare il Giubileo dell’anno 1900. Progettata dall’officina di Luciano Zalaffi a Siena, la croce in ferro battuto è in stile Belle Époque e poggia su una base di 8×8 metri. Quattro tonnellate di ferro sono state trasportate in cima alla montagna con i muli. L’inaugurazione è avvenuta il 18 settembre 1910, alla presenza di una folla numerosa.

Danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale, la croce fu distrutta dai bombardamenti tedeschi il 17 giugno 1944. Dopo la guerra, è stata ricostruita e riaperta ufficialmente sabato 24 agosto 1946. Papa Pio XII, tramite un impulso radio, accese le lampadine posizionate sulla croce monumentale, trasformandola in un punto luminoso visibile da molte località circostanti, fino a quasi 200 km di distanza, per una notte.

Tra il 2004 e il 2009, sono stati effettuati lavori di manutenzione per mettere in sicurezza la struttura e migliorare l’ambiente circostante.

Turismo e Attività

In inverno, il Monte Amiata si trasforma in una popolare stazione sciistica, attirando gli appassionati di sport invernali grazie alle sue piste ben curate e ai paesaggi innevati mozzafiato. In estate, è una meta ideale per escursionisti, ciclisti e amanti della natura, con numerosi sentieri ben segnalati che si snodano attraverso paesaggi variati, dalle praterie alpine alle foreste profonde.

Il parcheggio indicato sulla mappa qui sopra si trova a 430 metri dalla croce del Monte Amiata. Da quanto ho capito, questo parcheggio è autorizzato per un massimo di 180 minuti tra le 8:00 e le 20:00. Durante la settimana, il costo è di 1,50€/ora, mentre nei fine settimana e nei giorni festivi è di 1,80€/ora.
Per i proprietari di camper o furgoni, c’è una buona notizia: è possibile pernottare lì, con un costo di 12€ per 24 ore.
Per i motociclisti, il costo è di 1,50€/ora.

Le prime 10 minuti sono gratuiti.

In alto a destra nella mappa qui sotto, potete scegliere tra diversi modelli di mappe (ibrida, satellitare).

Per ottenere indicazioni verso questo luogo, cliccate sulla sua icona e selezionate “Indicazioni stradali”.
Questo aprirà direttamente il vostro itinerario su Google Maps.

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